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  • Immagine del redattoreMaryna Varchuk

BODY POSITIVITY: COME IMPARARE AD ACCETTARE IL PROPRIO CORPO?

Aggiornamento: 15 mag 2023


I temi della body positivity e della body acceptance vengono discussi sempre più spesso. Oltre a parlare dell’accettazione di sé a livello individuale, si parla del movimento della body positivity in generale, che molto ha fatto per ridefinire gli standard di quello che è o dovrebbe essere considerato “bello”, ad esempio nella pubblicità. Questo però è soltanto un pezzo del quadro generale: quando si tratta di imparare ad accettare il proprio corpo, per ognuno e ognuna di noi come singoli individui, i concetti fondamentali sono l’amore per sé stessi e l’accettazione di sé.

La domanda è: cosa possiamo fare per accettare il nostro aspetto fisico e incrementare la nostra body positivity? Il primo consiglio è quello di dimenticarci della bilancia, o perlomeno metterla da parte per un po’ di tempo. Continua a leggere il nostro articolo per capire nel dettaglio cosa significhi esattamente “accettazione di sé”, come promuovere questo concetto nella tua vita e quali sono i parametri di salute da tenere in considerazione al posto del peso corporeo.


La definizione di “body positivity”

In parole semplici, “body positivity” significa sentirsi bene con il proprio corpo. Non quello ideale, né il tuo corpo com’era un mese fa, ma com’è adesso. Perché questo è il fatto: il corpo umano cambia continuamente, fa parte della nostra esistenza, per cui la “body positivity” prevede la capacità di accettare questi cambiamenti quando si presentano.

Ci sono molti pregiudizi errati riguardo a questo concetto, ma il più diffuso è che si tratti di qualcosa che incentiva uno stile di vita non salutare e fa passare il messaggio che va bene non essere in salute. Come detto prima, però, questo non è vero. La body acceptance non promuove stili di vita non salutari perché non promuove nessun tipo di stile di vita. Non si tratta di dire alle persone che aspetto debbano avere o come debbano vivere. Si tratta di dire loro che bisogna sentirsi bene con sé stessi a prescindere dal proprio aspetto. L’idea è quella di imparare a distinguere il proprio valore dal proprio aspetto, il che non vuol dire che non si possano avere obiettivi personali che lo riguardano. Semplicemente bisogna essere consapevoli quando si scelgono tali obiettivi. Ne parleremo più avanti.

Accettazione del corpo e del peso corporeo

La società moderna è troppo ossessionata dal peso. Per molte persone si tratta dell’unico indicatore di salute esistente e il risultato è che la loro percezione di salute è legata ai chili e nient’altro. I controlli di salute basati sul peso sono in genere legati alla bilancia e all’indice di massa corporea (IMC). L’IMC (BMI in inglese) mette in relazione quattro dati (altezza, peso, genere ed età) e fornisce un numero in base al quale si può rientrare in una fra quattro diverse categorie: sottopeso, normopeso, sovrappeso e obeso. Per quanto possa essere una guida utile per alcuni, l’IMC non può essere usato come unico indicatore di salute. Molti atleti, ad esempio, sono sovrappeso secondo gli standard dell’IMC a causa della loro massa muscolare.


Un altro problema dell’IMC è che in fin dei conti è sempre focalizzato sul peso. Concentrarsi troppo sul peso porta ad avere un’immagine negativa di sé, influendo dunque sulla salute mentale, e distrae da altri indicatori di salute, ad esempio il modo in cui ci si sente davvero. Il corpo umano, in fondo, è complicato, e così lo è la nostra salute. Detto questo, può essere difficile abbandonare uno schema mentale legato al peso. Che si tratti di commenti poco carini sui social media o di bullismo a scuola, prima o poi chiunque sperimenta forme di body shaming. E questo non fa che rinforzare l’idea che il peso sia l’unico parametro che conta.

Cosa fare quindi per combattere questo modo di pensare e adottare uno stile di vita basato sull’accettazione del proprio corpo? La chiave sta nel trovare altri modi di misurare e monitorare la propria salute.

Un approccio diverso: la salute può avere diverse forme

Ognuno può allontanarsi dai sistemi di valutazione peso-centrici a proprio modo, perché il concetto di “salute” ha un significato un po’ diverso per tutti. Questa è la logica che si cela dietro a uno degli approcci più in voga del momento, l’HAES (Health At Every Size – Salute Ad Ogni Taglia). L’HAES incoraggia le persone a liberarsi della bilancia e concentrarsi su altri elementi di uno stile di vita salutare: ad esempio la cura di sé e l’alimentazione intuitiva. Mentre molte persone associano la salute alla perdita di peso e al mantenimento di un peso socialmente accettabile, l’HAES è costruito intorno all’idea che si possa essere sani a prescindere dalle proprie misure o peso. Ovviamente questo richiede un elevato livello di autoaccettazione.

C’è una buona notizia, però: una volta preso il via, entrerai in un circolo virtuoso difficile da interrompere. Lo stigma sociale intorno al peso talvolta mina la salute mentale ed emotiva, rendendo difficile prendersi cura di sé; ma quando si comincia a far caso ad altri elementi che fanno parte della propria salute, ci si comincia a sentire più a proprio agio con sé stessi. E da questo deriva l’accettazione positiva del proprio corpo, tramite la quale diventa più semplice concentrarsi su abitudini di vita salutari non basate sul peso.


Consigli per uno stile di vita all’insegna della body acceptance

A questo punto avrai capito un concetto fondamentale: la body acceptance e la body positivity richiedono che ti focalizzi su aspetti relativi alla salute diversi dal peso e che esulano da standard non realistici. Ma come mettere in pratica la teoria? Per fortuna, ci sono alcuni consigli che puoi seguire per imparare a praticare la body positivity e smetterla di non accettare il tuo aspetto fisico nella vita di ogni giorno:

  1. Dialoga con te stesso/a: è facile perdere la bussola, soprattutto con tutta la negatività che abbiamo intorno. Il primo passo verso l’accettazione del proprio aspetto fisico prevede di impedire a tale negatività di raggiungere i nostri pensieri. Potrà sembrare sciocco, ma uno dei modi migliori per pensare positivo è affermando chiaramente i concetti importanti: ripetersi a voce alta frasi positive che ci riguardano può aiutarci a mantenere i nostri pensieri sulla retta via, specialmente se ci succede spesso di averne di negativi;

  2. Muoviti ogni giorno: che si tratti di una breve camminata o di una mezz’ora di bici, muoversi è un ottimo primo passo verso la body positivity. L’esercizio dà un senso di autorealizzazione, rilascia endorfine che fanno bene all’umore e mantiene corpo e mente in salute. Quando si tratta di fare movimento, non essere avaro: procurati l’attrezzatura che serve, regalati un paio nuovo di scarpe, prova nuovi esercizi che ti motivino all’attività fisica. E se un giorno te la senti solo di fare una camminata veloce nel vicinato, sappi che non c’è niente di male;

  3. Prova l’alimentazione intuitiva: questo approccio alla dieta si basa sulla connessione profonda della persona con il proprio corpo e i suoi bisogni. Il principio che gli sta dietro è semplice: mangia quando hai fame, smetti quando sei pieno/a. L’alimentazione intuitiva funziona meglio se prima identifichiamo i cibi più ricchi di nutrienti e più in grado di saziarci e prevenire i vizi di gola. Sembra semplice mangiare solo quando si ha fame, no? Paradossalmente lo è, ma è anche qualcosa di insidioso da mettere in pratica. Nella fretta quotidiana, capita di ingurgitare di corsa il pranzo mentre ci si sposta da una parte all’altra o nei pochi minuti liberi che si hanno. Questo porta spesso a mangiare troppo, perché non si dà al corpo il tempo necessario perché si accorga di essere pieno. L’alimentazione intuitiva prevede che si rallenti il ritmo e si ascolti attentamente il proprio corpo;

Fai attenzione all’uso che fai di Internet: spesso i rinforzi negativi peggiori vengono proprio da quello che vediamo online. Nonostante abbiano anche dei benefici, Internet e i social media spesso sono un pozzo senza fondo di confronti controproducenti e discorsi negativi. Se continui a paragonarti a chi vedi online o alle star, prendi in considerazione l’idea di non seguire più quelle persone o prenditi una pausa dalle app e i siti che frequenti di più.

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